Decentralizzare

La fine dei privilegi millenari

La decentralizzazione è un processo che consiste nell'abbreviare o eliminare la catena di credibilità su cui si basano i sistemi attuali (di qualsiasi tipo, ad esempio politici, amministrativi, economici ecc.), facendo a meno di figure di garanzia centralizzate, e delle relative rendite di posizione, che vengono sostituite da accordi controllati da applicazioni su blockchain. Per ora accontentiamoci di questa definizione.

In questo capitolo ci limitiamo a discutere la centralizzazione del sistema bancario e come evitarla.

Molti di noi hanno confidenza con i programmi di Home Banking con cui si gestiscono i propri conti correnti on line. Anche se apparentemente il wallet equacoin assomiglia ad un programma di Home banking ne differisce profondamente.

Il principale valore della rivoluzione tecnologica introdotta dalle blockchain, è la possibilità di decentralizzare il rapporto di gestione dei nostri valori.

Ma in pratica, decentralizzare cosa significa?

Quando usiamo un home banking ci colleghiamo via internet ad un server (un computer) della nostra banca, il quale tramite un'interfaccia web ci mostra il saldo dei nostri conti. Il programma ci consente anche di trasferire fondi ad altri utenti e viceversa con operazioni chiamate bonifici. Tutti i dati sono contenuti nei database della banca.I bonifici avvengono con transazioni tra i database di tutte le banche. Il sistema bancario nel suo complesso è dotato di stanze di compensazione internazionali che lo rendono un circuito chiuso in cui può circolare la moneta scritturale bancaria. Il sistema bancario nel suo complesso si comporta quindi come se fosse una sola grande banca.

I banchieri non ne fanno grande mistero, per esempio in europa abbiamo il "Sistema europeo delle banche centrali " , questo sistema controlla anche le banche commerciali, che sono private, ma possiedono il capitale delle banche centrali. In pratica è una oligarchia sotto il controllo di poche figure che sono le vere padrone del mondo. Questo sistema opera, in apparenza, per il mantenimento della stabilità dei prezzi, ma in pratica, con il magistero del credito e la possibilità derivante di creare denaro dal nulla, consente a pochi di decidere le sorti del pianeta, destinando il denaro dove ritenuto, del tutto arbitrariamente, più opportuno.

Questo sistema NON opera con la indipendenza dagli altri poteri , come si compiacciono di far credere, ma con la totale ed assoluta subordinazione delle istituzioni degli stati ospitanti, come è facile constatare dalla copiosa legislazione in suo favore.

"I politicanti sono i camerieri dei banchieri ". Ezra Pound.

Ma cosa accadrebbe se il nostro conto bancario venisse pignorato, oppure la banca decidesse più o meno arbitrariamente di bloccarlo, di contestare un bonifico in entrata o in uscita, o peggio fallisse con tutti i nostri risparmi depositati ?

Di fatto il nostro conto bancario non è nostro, la legge dice chiaramente che noi accediamo ad un conto del piano dei conti della banca che reca il nostro nome. Se il conto non è nostro non sono nostri nemmeno i valori in esso custoditi (vedremo meglio in un altro capitolo la reale situazione).

Ebbene nel sistema bancario oltre alle leggi specificatamente bancarie ed i regolamenti interni, vigono anche le leggi dello stato in cui la banca opera e, una grande produzione legislativa è proprio orientata al trattamento dei beni dei cittadini che sono sempre aggredibili con provvedimenti dell'autorità giudiziaria oppure dell'agenzia delle entrate.

Quindi, per rispondere alla domanda precedente, la risposta è che l'utente del conto bancario può perdere, anche definitivamente, in tutto o in parte il controllo dei valori riportati nei propri conti correnti, per una grande quantità di motivi ed in qualsiasi momento.

Moltissimi cittadini ed imprese, a partire dall'entrata in vigore delle norme Basilea-2, hanno perduto l'accesso al credito bancario e spesso con esso anche l'accesso ai propri conti correnti come conseguenza della segnalazione in centrale rischi. Ritrovarsi letteralmente dal giorno alla notte senza conti correnti ne carte di credito o debito è un'esperienza traumatizzante che il progetto EquaCoin cerca di eliminare alla radice. Il valore NON va creato all'interno del circuito bancario, esattamente l'opposto di quello che il governo asservito ai potentati finanziari cerca di fare.

A causa della natura distribuita ed internazionale delle blockchain, o meglio dei nodi che le costituiscono, è molto difficile che un'autorità giudiziaria, civile o penale possa sequestrare qualcosa.

La blockchain è distribuita nel senso che i computer su cui sono copiati i libri mastri dei saldi e delle transazioni che si svolgono tra gli utenti, sono fisicamente ubicati in paesi distinti e distanti tra loro.

Se anche riuscisse a bloccare uno o più server, con un procedimento legale, anche internazionale, ci sarebbero altri server sempre in funzione in parti del mondo che sfuggono all'imperio dello stato ed alle relative convenzioni internazionali.

Uno Stato esercita un potere assoluto nei confronti dei cittadini. Questi sono tenuti al rispetto delle norme giuridiche: in caso contrario, lo Stato irroga le sanzioni. Questo potere dello Stato prende il nome di sovranità o potestà d'imperio. L'imperio cessa fuori dei confini dello Stato.

Ne consegue che gli asset registrati in una blockchain sono, di fatto, impignorabili ed insequestrabili e la blockchain stessa virtualmente inarrestabile (supponiamola tale senza scendere in eccessivi tecnicismi).

Dunque abbiamo la possibilità di conservare ed utilizzare prontamente i nostri valori registrati su una blockchain mantenendone la proprietà. Ovvero siamo noi i veri proprietari degli asset e questa proprietà deriva da cosa è scritto nella blockchain, che abbiamo detto essere immutabile nel tempo, non da un'autorità centrale più o meno credibile.

La proprietà dei nostri valori NON dipende da una catena di persone in cui credere, come una banca, una banca centrale, un catasto o un notaio, ma dalla inespugnabilità crittografica della blockchain e dalla sua natura distribuita.

Dunque il wallet EquaCoin ci consente di mantenere la proprietà effettiva dei nostri valori, cosa impossibile con i conti correnti bancari, ma tipica del contante, ed al contempo usufruire della velocità di trasferimento e la sicurezza tipica, se non migliore, di quella del circuito bancario.

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