Equacoin: democrazia e moneta nel nostro portafoglio.
Un affascinante ed ambizioso progetto per una piattaforma di voto “open source”
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Un affascinante ed ambizioso progetto per una piattaforma di voto “open source”
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La piattaforma Waves ha tutti i numeri per potersi considerare una vera rivoluzione. La sua tecnologia, basata su di una blockchain decentralizzata, consente di implementare applicazioni fino a pochi anni fa impensabili e con una velocità incomparabilmente superiore alle blockchain di vecchia generazione come ad esempio Ethereum.
Per iniziare ad intravederne le potenzialità basta scaricare gratuitamente il Wallet di EquaCoin
Il wallet non è altro che un software per la cifratura dei dati, che risiede nella memoria del proprio dispositivo ed utilizza il linguaggio messo a disposizione del browser. Con questo linguaggio, oltre alle funzioni tipiche di gestione di asset virtuali, come monete e messaggi, si possono scrivere programmi estremamente sofisticati che si interpongono tra l’utente, assolutamente anonimo, e la blockchain. Nel wallet EquaCoin, ad esempio, è presente anche la funzione di assegnazione della data certa ad un documento o ad un file di qualsiasi tipo.
A queste prestazioni è possibile poi aggiungere, in modo semplice e sicuro, applicazioni basate esse stesse sulla blockchain decentralizzata, capaci di rendere obsolete istituzioni che da secoli si fondano su una catena di credibilità, ormai sempre più spesso compromessa[1].
Uno dei progetti più ambiziosi su cui si sta ora lavorando è l’implementazione di un sistema di votazione che implementi la Democrazia Liquida [2] utilizzando la blockchain.
La sfida da vincere: trovare un’alternativa ad i sistemi elettronici di voto basati su protocolli proprietari praticamente NON verificabili.
La Smartmatic è finanziata da Lord Mark Malloc-Brown, nel board di Open Society del finanziere George Soros
Sistemi proprietari di voto come quelli della SmartMatic, riconducibili alla Open Society di Geoge Soros [3], sono già stati usati in varie tornate elettorali in molti Paesi del mondo, ed anche in Italia durante un referendum della Regione Lombardia.
Si ritiene che un modo per riavvicinare i cittadini al voto sia l’implementazione di un sistema di voto elettronico, decentralizzato, esprimibile direttamente da casa —
Un sistema elettronico per raccogliere ed elaborare in tempo quasi reale le espressioni di voto dei cittadini, dovrebbe essere basato su una tecnologia “Open Source” cioè dovrebbe essere possibile a chiunque il verificare come è fatto il software operativo.
Tradizionalmente gran parte della sicurezza in sistemi simili dipende proprio dalla segretezza delle procedure utilizzate per cifrare e trasmettere le informazioni.
Questo paradigma è venuto completamente a cadere con le blockchain decentralizzate ed i sistemi di cifratura a chiave pubblica. E’ ora possibile mostrare esattamente quali operazioni vengano compiute ed anzi approfittare di critiche e commenti per renderle ancora più sicure.
Altresì deve essere possibile che organizzazioni internazionali, come l’OCSE-ODIHR [4], ma non solo, verifichino che nei dispositivi elettronici periferici sia stato effettivamente implementato il software open source così come nei sistemi di elaborazione preposti allo spoglio dei voti — Infatti avrebbe ben poco valore limitarsi a controllare che le operazioni di voto si svolgano serenamente e senza coercizioni quando il sistema implementato potrebbe essere foriero di brogli informatizzati.
La sede centrale dell’OCSE a Parigi ( Château de la Muette)
Il CEO della piattaforma Waves, Alexander Ivanov, sta attivamente supportando un pool di scienziati tra cui Bingsheng Zhang, Assistant Professor in Cybersecurity all’Università di Lancaster e Hong-Sheng Zhou, Assistant Professor di Crittografia alla Virginia Commonwealth University, che utilizzano i risultati conseguiti con il progetto ERGO, per costruire un protocollo sicuro di votazione secondo i dettami classici dell’Open Source.
Vitalik Buterin (fondatore di Ethereum) ed Alexander Ivanov CEO e fondatore di Waves Platform
In un prossimo futuro, dunque, qualsiasi cittadino dotato del wallet opportuni come quello di EquaCoin potrà esprimere la sua volontà di voto in forma anonima e sicura, successivamente verificabile, con la sicurezza offerta da una blockchain decentralizzata, ovviamente a patto che un sistema simile venga adottato.
Riferimenti:
[1] Equacoin, implementa un meccanismo di emissione democratico, consentendo ai cittadini di recuperare la propria sovranità monetaria, usurpata dalle banche centrali privatizzate, come la BCE , e dalle banche commerciali — EquaCoin a democratic cryptocurrency.
[2] La democrazia liquida è un modo di esercizio della democrazia nella quale i cittadini possono decidere in che forma esercitare il proprio potere politico, scegliendo, nella massima libertà, se esercitarlo in prima persona, o se delegarlo a un suo rappresentante di fiducia (il delegato). Liquid Democracy: True Democracy for the 21st Century
[3] Il principale finanziatore della Smartmatic, Lord Mark Malloc-Brown, è nel board della Open Society del finanziere George Soros, il grande finanziatore della campagna di Hillary Clinton, famoso anche per aver finanziato le varie rivoluzioni colorate degli scorsi anni, ed essere il principale responsabile della svalutazione poderosa della lira (e della Sterlina) che ne cagionò l’uscita dallo SME.
[4] L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è un’organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un’economia di mercato. ODIHR, un dipartimento dell’Ocse con sede a Varsavia, fornisce supporto, assistenza e consulenza agli stati membri ed alla società civile per promuovere la democrazia, il rispetto della legge, i diritti umani, la tolleranza e la non discriminazione. Il manuale per gli osservatori OCSE-ODIHR chiarisce meglio compiti, ruoli e modalità operative.