Una blockchain, molto sinteticamente e senza pretesa di esaustività del concetto, è una struttura dati replicata su molti computer, approntati e gestiti a cura di volontari in centinaia di luoghi diversi e tra loro anche molto distanti, collegati tramite internet. I nodi eseguono tutti lo stesso programma, open source, che ne definisce univocamente le funzioni. Chiunque può allestire su un proprio computer, di adeguata capacità, il nodo di una blockchain.
È definita come un registro digitale, una specie di libro mastro, in cui le scritture contabili sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine rigorosamente cronologico, e la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia. Il suo contenuto, una volta scritto, non è più né modificabile né eliminabile ed è copiato in tutti i nodi della rete.
Gli orologi di tutti i nodi sono tra loro sincronizzati, con precisione del decimo di secondo, ed usano un protocollo di connessione da pari a pari (peer-to-peer) simile a quello usato per la condivisione dei file multimediali. Se un nodo, ad un certo momento, dissente dal resto degli altri nodi viene automaticamente escluso dalla rete ed ha inizio quello che si definisce un "Fork", ovvero una biforcazione. L'insieme dei nodi che concordano con il dissenziente diviene una nuova blockchain.
La distribuzione dei nodi su scala geografica fa si che sia praticamente impossibile per uno Stato esercitare il potere di imperio sulla blockchain, rendendola ragionevolmente indipendente da un potere centrale ed aprendo la strada ad una rivoluzione sociopolitica.